"La disinformazione sui cambiamenti climatici ha un semplice scopo: bloccare l'azione sui cambiamenti climatici. In America ha ampiamente avuto successo, con politiche per mitigare il cambiamento climatico bloccate o ritardate per decenni", ha affermato il professor Stephan Lewandowsky dell'Università di Bristol, che è un autore dello studio, in un comunicato stampa.
Il documento ha cinque punti chiave:
1. I documenti aziendali interni mostrano che l'industria dei combustibili fossili è a conoscenza del cambiamento climatico causato dall'uomo da decenni. La sua risposta è stata quella di organizzare e finanziare attivamente la negazione e la disinformazione per sopprimere l'azione e proteggere le sue operazioni commerciali in status quo.
2. Con l'emergere e il rafforzamento del consenso scientifico sul cambiamento climatico, l'industria ei suoi alleati politici hanno attaccato il consenso ed esagerato le incertezze.
3. L'industria dei combustibili fossili non ha offerto una spiegazione alternativa coerente del perché il clima stava cambiando: l'obiettivo era semplicemente quello di minare il sostegno all'azione.
4. La strategia, le tattiche, le infrastrutture e le argomentazioni retoriche e le tecniche utilizzate dagli interessi dei combustibili fossili per sfidare le prove scientifiche del cambiamento climatico – tra cui raccolta delle ciliegie, falsi esperti e teorie del complotto – escono direttamente dal programma dell'industria del tabacco per ritardare il controllo del tabacco.
5. Informare il pubblico su come queste argomentazioni siano ingannevoli non solo inizia a correggere le idee sbagliate, ma renderà anche più difficile per le future campagne utilizzare queste tattiche fuorvianti per confondere il pubblico.
Cosa fare allora?
Ognuno di noi può fare molto più di quanto si possa pensare: ogni giorno, ogni momento, POSSIAMO SCEGLIERE.
Possiamo scegliere di andare a piedi o in bicicletta o in autobus o in metropolitana invece di inquinare le auto private.
Possiamo scegliere di utilizzare materiali riciclabili riutilizzabili sostenibili per i nostri oggetti invece della plastica monouso.
Possiamo scegliere di mangiare vegano per aiutare la nostra salute, il benessere degli animali e il nostro pianeta.
Possiamo scegliere di chiederci da dove viene ogni cosa che utilizziamo, e decidere di usarla se è sostenibile e trovare alternative sostenibili a ciò che non lo è.
È una questione di consapevolezza, attenzione a noi stessi, alle nostre persone, al nostro ambiente.
Quando le scelte delle persone sono per una vita sostenibile, anche le industrie più inquinanti sono costrette a trasformarsi in una produzione sostenibile, è la legge di mercato della domanda e dell'offerta.
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