La Commissione europea ha introdotto un piano per rivedere l'economia del blocco verso politiche e infrastrutture più sostenibili e attente al clima, con l'obiettivo di essere a emissioni zero entro il 2050.
"Il pacchetto proposto è completo, identifica le giuste aree d'azione - dalla biodiversità e il ripristino della natura ai cambiamenti climatici e all'arresto della deforestazione - e ci presenta una serie di iniziative nuove e potenzialmente trasformative", Ester Asin, direttore della Politica europea del WWF Office, ha detto in una nota.
"Tuttavia, sottolineando la crescita economica continua come un obiettivo chiave, la Commissione ha perso l'opportunità di sfidare il paradigma di crescita tradizionale a favore di un approccio che rispetti i confini del pianeta", ha aggiunto Asin. "Può un tale pensiero 'in the box' realizzare il profondo cambiamento sistemico che era stato promesso?"
Greenpeace era altrettanto scettico. "Gli obiettivi climatici proposti dalla Commissione sarebbero troppo piccoli e troppo tardi", ha affermato Franziska Achterberg, portavoce dell'UE di Greenpeace. "Per quanto riguarda la protezione della natura, molto è ambizioso e deve essere rafforzato. Le misure dettagliate che seguiranno devono affrontare i modelli di produzione e consumo che ci hanno portato sull'orlo del baratro".
(fonte: EcoWatch)
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