Il biologico è decisamente uscito dalla nicchia: gli acquisti biologici sono cresciuti anche nel periodo dell'emergenza coronavirus. Una riflessione sul desiderio di un mondo più sostenibile, ma anche sulla consapevolezza di quanto il biologico sia sicuro per la salute umana e l'ambiente. Questa è la prova della maggiore attenzione dei consumatori per la salute, la qualità e la sicurezza dei prodotti che acquistano, ma anche un cambio di paradigma verso un rapporto qualità-prezzo più soddisfacente.
Dopo l'emergenza COVID-19, molti consumatori che hanno apprezzato il biologico potrebbero continuare ad acquistarlo, consolidando le quote di mercato acquisite dal settore biologico. Questo andamento del mercato è stato favorito dalla costanza della produzione di alimenti biologici anche ai tempi del Covid, in quanto, a differenza dell'agricoltura convenzionale, l'agricoltura biologica non dipende dai pesticidi e quindi non ha risentito dei problemi legati alla mancanza di approvvigionamento di questi elementi. Se nell'agricoltura biologica vengono applicate rigide restrizioni all'uso di pesticidi chimici di sintesi, la conseguenza più diretta è che il consumo di alimenti biologici non comporta il consumo di queste sostanze, che diversi studi hanno associato a malattie e disturbi anche gravi. (fonte: lifegate.it)
Il cibo biologico fa bene all'uomo e all'ambiente. Come si può pensare che avvelenando piante e suolo si possa mangiare sano? Solo l'armonia con la natura ci salverà dall'autodistruzione. Quindi bisogna andare avanti con il biologico locale, per aiutare sempre più contadini a produrlo e più persone a consumarlo, fino a quando l'agricoltura chimica non sarà definitivamente fermata! Possiamo scegliere, possiamo farlo.
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