Denunciare il problema della distruzione della natura è importante, ma non basta. Dobbiamo fare un passo avanti e proporre soluzioni. Continui a ripetere che c'è plastica nel mare va bene, ma ora bisogna agire. Il riscaldamento globale ha già alterato la dinamica degli oceani, generata dalla formazione di ghiaccio ai poli. Se il ghiaccio si scioglie, invece di formarsi, le correnti cambiano, con effetti sconvolgenti. Non è il futuro, è il presente. Aumentano i devastanti uragani, le barriere coralline muoiono, il livello del mare si alza, le specie tropicali migrano verso nord e verso sud, lasciando i tropici in crisi di biodiversità.
Non ci sono bacchette magiche. La transizione verso la sostenibilità è “cosa” bisogna fare. Ora resta da mettere in atto il “come”, e qui siamo ancora indietro. Vanno fatti accuratissime analisi costi benefici e si deve guardare lontano nel tempo. Gli oceani sono la macchina che tiene in vita il pianeta, ma i problemi che li affliggono sono generati a terra, visto che siamo animali terrestri. Devono cambiare gli stili di vita, le tecniche di produzione e le logiche di consumo.
Tutto questo sarà possibile solo ad una condizione: la consapevolezza.
(credito: Marevivo Onlus, Italia)
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